Ningyō - Bambole dal Giappone, Torino Palazzo Barolo

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    Ningyō - Bambole dal Giappone, Torino Palazzo Barolo



    Ningyō - Bambole dal Giappone

    La Yoshin Ryu è un'associazione che si trova Torino, nata con lo scopo di divulgare la cultura orientale ed in particolar modo quella giapponese, attraverso corsi, mostre, dibattiti e quant'altro possa farsi strumento utile. Quest'anno ha organizzato a Torino, a Palazzo Barolo, una mostra dedicata alle bambole giapponesi o meglio ningyō.
    Le bambole presenti sono circa 23 e sono tutte dell'Epoca Shōwa (1929 - 1989 ), quindi recenti eccetto una recentissima di epoca Heisei ( 1990 - 2010), tutte provenienti dalla Collezione del Consolato Giapponese a Milano o da collezioni private. Sono bambole di vario tipo: noh, kokeshi, kimekomi, hakata, gosho, ishō e hina; tutte sono esposte nella cantina del palazzo, in una ruvida cornice di mattoni crudi, chiuse in teche di vetro e illuminate da faretti che ne esaltano fattura da un lato eterea dall'altro complessa e ricercata.
    La mostra si avvale anche dell'esposizione di un kimono e di alcune fasce e nella sala video viene proiettato anche un breve filmato tematico, ma con i sottotitoli in giapponese :blink:
    Il percorso è brevissimo e il costo elevato, 7 €; anche quello del catalogo 27 €.

    Cenni sulle bambole giapponesi

    Come in tutte le culture umane anche in Giappone le bambole sono presenti sin dall'antichità; il termine ningyō, con cui vengono definite le bambole, è formato da due ideogrammi nin che sta per persona, essere umano e gyō che significa forma, in altre parole sono oggetti di forma umana. Un po' più complesso è il significato che viene dato a questi oggetti che non sono nati al solo scopo ludico ma hanno un valore più profondo, di accompagnamento e protezione nella vita dell'individuo, tanto che viene loro considerata anche un'anima perchè fa delle bambole non delle cose ma dei compagni protettivi e al tempo stesso giocosi.

    Commento di Hamm sulla mostra

    L'esposizione delle bambole è fatta , come è stato spiegato precedentemente, nella cantina antica di Palazzo Barolo a Torino, in un'atmosfera di netto contrasto con gli oggetti esposti. Da un lato i mattoni vivi ed antichi del palazzo, esposti nella loro crudezza e nelle forme architettoniche barocche e dall'altro le teche con le raffinate bambole giapponesi, illuminate da faretti accecanti che esplodono nell'oscurità del luogo. Purtroppo gli oggetti esposti non sono molti e siccome sono tutti molto belli l'impressione che se ne ha è di volerne vedere di più, ma superata l'ingordigia visiva è possibile ammirare ogni pezzo con l'attenzione dovuta. Sono bambole veramente belle e molto curate, piccoli gioiellini .
    Nella sala video c'è un breve filmato in cui viene anche spiegata la costruzione delle bambole ma la mancanza di un commento e i sottotitoli in giapponese lasciano qualche incertezza nella comprensione oppure sarà che io sono proprio un'ignorante.
    Nel complesso la mostra, anche se modesta, è veramente ben fatta sia per la presenza del personale che per il materiale che viene dato all'atto del pagamento; infatti la brochure consegnata con il biglietto è sintetica ma molto chiara nelle spiegazioni, anche per i profani come me. L'impossibilità di fare fotografie è supplita dal catalogo, che io ho acquistato, con splendide immagini dettagliate e approfondimenti adeguati. Direi che è stata una bella esperienza.

    Edited by Hamm - 27/5/2016, 21:13
     
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