Posts written by Hamm

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    La Suite di Giava


    E' il 1935 quando Olga, poco più che ventenne, arriva in Indonesia, allora colonia olandese. Insieme al marito Han trascorre dieci anni tra Giava e Sulawesi e torna nei Paesi Bassi solo dopo la Seconda Guerra Mondiale, con due figli al seguito. Nel 1949 darà alla luce lo scrittore Jan Brokken. Gli anni della madre a Giava sono sempre rimasti avvolti nel silenzio, ma la storia torna ad incuriosirlo quando, ormai adulto, un mattino di tarda estate rimane folgorato da una sonata per pianoforte ascoltata alla radio, "I giardini di Buitenzorg" dalla Suite di Giava di Leopol'd Godovskij. Buitenzorg, oggi Bogor: la città in cui Olga ha vissuto, nei cui giardini ha passeggiato accompagnata dal fruscio delle palme. Chi era Olga prima di diventare sua madre? Chi era Godovskij? Grazie alla lettere ereditate dalla zia, Jan Brokken ricostruisce la storia intima di una donna curiosa ed infaticabile, che ha imparato la lingua makassar e insegnato alle giavanesi a usare la macchina da cucire, ha conosciuto il dolore per la perdita di un figlio ed è sopravvissuta alla prigionia in campo giapponese. E accanto alla vita di Olga scopre quella di Godovskij, anima baltica che viaggia per l'Europa e l'America impressionando con il suo talento di virtuoso del pianoforte, per poi innamorarsi dell'Indonesia.

    Il commento di Hamm; Ho iniziato a leggere quasi per caso questo libricino e all'inizio l'ho trovato noioso, pieno di divagazioni su personaggi che mi sembravano avere poco a che fare con la narrazione, poi lo stile piano dello scrittore mi ha conquistata. Mano a mano che andavo avanti nella lettura tutto diventava comprensibile e la meticolosità dei dettagli era come se un puzzle si stesse creando poco alla volta. La vita di Olga non è in fondo niente di straordinario, è la moglie di un pastore protestante che va nelle Isole della Sonda per seguire gli studi del marito sull'islamismo. Quello che colpisce non è la sua storia ma la persona. Olga è curiosa, impara le lingue locali ed entra in contatto con la popolazione indigena. E' anche una pianista e suona in chiesa, ma è comunque una persona vivace, piena di entusiasmo e voglia di conoscere, che ama incontrare gente e che soprattutto mantiene uno stretto legame epistolare con la sorella rimasta in patria. Attraverso le vicissitudini personali di Olga emerge tra le righe qualcosa di più imponente come la cultura di un popolo e soprattutto la storia, quella che tutti conosciamo cioè il periodo della Seconda guerra mondiale. E' un personaggio come Olga che fa la "storia", quella vera e vissuta in prima persona nella sua quotidianità. Nel complesso il libro è un affresco, ben costruito e dettagliato, di un periodo storico ben preciso e da cui emerge anche la cultura di un paese asiatico come l'Indonesia. Bello, ha il suo fascino.
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    Buon tardo pomeriggio, non sono presente perché sono nel pieno del mio trasloco. Da pochi giorni sono nella nuova casa, immersa in scatoloni e borsoni da sistemare. Sono terribilmente stanca :52:
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    Grazie per la tua scelta, sono contenta che ti siano piaciuti :11:
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    Passaggio veloce, che oggi sono impegnata e non posso occuparmi del forum.
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    Mille grazie per i tuoi complimenti e buona estate :13:
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    Buon tardo pomeriggio :4:
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    Anche per questo serie di capitoli infinita ...

    Credo che come te anche gli altri scarichino da internet o comprino online, ormai acquistare "di persona" è diventato obsoleto. Dal mio punto di vista, dal momento che non faccio più videogiochi, che chiudano i GameStop non mi interessa, resto solo perplessa riguardo il fatto che ... chiudano i negozi.

    Oh, cielo! Sono storie che proprio non mi interessano e quindi non mi invogliano a giocare. Sinceramente mi sembra di sentire un po' sempre le stesse cose e quindi capisco che i produttori di games debbano per forza puntare sugli effetti speciali. Io, purtroppo, sono rimasta ferma a DW , SW ed Orochi ma anche quelli sono diventati ripetitivi e non so nemmeno se sono usciti altri capitoli, comunque non credo che in Italia arrivino più. Qualora ci fossero nuovi capitoli, non credo che li comprerei più. Sono sempre più convinta che sia difficile trovare delle storie nuove e che alla fine si finisce sempre per puntare sulle stesse cose, indipendentemente dal genere di gioco. Pur di avere la sicurezza di vendere si ripetono storie già viste, modificandone magari i personaggi, le ambientazioni e le epoche. Poi la cosa che mi convince sempre di meno sono i personaggi; possibile che debbano avere tutti dei background da sfigati? Insomma, ma non ce n'è nessuno che sia cresciuto in una famiglia normale, in un posto tranquillo e che non debba per forza salvare il mondo? Sarà che personaggi del genere non sono interessanti e che il gioco non permetterebbe combattimenti stratosferici, ma anche avere a che fare con personaggi del genere butta in depressione. E dire che uno gioca per divertirsi e rilassarsi.

    Attualmente preferisco i giochi da ... telefono :17: Online faccio solo più Klondike: The lost expedition, ma anche quello mi sta stancando e non so quanto andrò avanti, anche perché mi sono accorta che parecchi l'hanno mollato. In pratica, tutto mi annoia e sta diventando difficile trovare delle alternative per avere dei passatempi disimpegnati. E' solo tutta colpa dell'età :17:
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    Oh, cielo, Syberia! Ma c'è ancora? Non credo che il secondo capitolo sia "nuovo". Sono secoli che non sento più parlare di quel gioco. Riguardo gli altri non li conosco, comunque, sarà circa una settimana fa sono andata in un Euronics e per curiosità ho dato uno sguardo ai videogiochi: non dico il deserto, ma quasi. Un minuscolo scaffale con pochi titoli, alcuni conosciuti altri non so neanche cosa fossero. Pochi giorni dopo sono andata in un centro commerciale che ha anche il GameStop e anche questa volta l'ho visto quasi deserto, nel senso che in vado sovente in questo centro commerciale e ci passo sempre davanti ma ci vedo dentro pochissima gente. Non so se questa scarsa affluenza/interesse è dovuto al fatto che i videogiochi ormai uno se li scarica da internet o ci gioca direttamente, comunque non è più come quando ci andavamo noi. A me sembra che nessuno voglia spendere soldi per acquistarne uno, però non ne capisco il motivo. Senza contare che la PS5 ha un prezzo esorbitante. Ma non andava bene la PS4? Certo che non posso permettermi di fare commenti proprio io che sono ferma alla PS3 :17:
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    Saluti


    Apro un nuovo topic per i saluti, che quello vecchio è diventato dispersivo.

    - Chiunque visiti questo sito, può mettere un saluto come segno del proprio passaggio.
    - Vietato lo spam.
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    Buona sera, oggi un piccolo aggiornamento nella sezione "Cucina coreana"; ho anche cambiato la dicitura del blocco dedicato alla Corea e l'ho nominato Corea del Sud e di conseguenza è anche variata la dicitura delle sue sezioni. Speravo di poter parlare anche della Corea del Nord, nei suoi aspetti culturali ovviamente, ma non sono riuscita a trovare materiale e pertanto ci ho rinunciato.
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    Jajangmyeon


    Jajangmyeon ( 자장면 ) o jjajangmyeon ( 짜장면 ) è un piatto di noodle cinese-coreano condito con una salsa densa a base di chunjang , carne di maiale a cubetti e verdure . Ha avuto origine a Incheon , in Corea , dove i lavoratori migranti cinesi hanno iniziato a preparare zhajiangmian (tagliatelle servite con salsa di fagioli fritti) alla fine del XIX secolo. Modifiche in Corea come una salsa più scura e più dolce differenziano il piatto coreano dalla versione cinese. Le varianti del piatto utilizzano frutti di mare o altre carni.

    Storia

    Il jajangmyeon è stato portato a Incheon, in Corea, alla fine del XIX secolo da lavoratori migranti della provincia di Shandong, in Cina, in un momento in cui sia le aziende Qing che quelle giapponesi erano in competizione l'una contro l'altra. Il jajangmyeon fu offerto come pasto nel 1905 al Gonghwachun ( 공화춘 ;共和春), un ristorante cinese nella Chinatown di Incheon e gestito da un immigrato della regione dello Shandong. Il ristorante è ora il Museo Jajangmyeon .

    Sia il nome che il piatto derivano dal cinese zhájiàngmiàn (炸酱面). Le caratteristiche comuni di entrambi i piatti sono il maiale, le tagliatelle di grano lungo e una salsa a base di pasta di soia fermentata . Originariamente la salsa, che veniva introdotta dalla Cina per fare il piatto di noodle, aveva un sapore più salato ed era anche di colore brunastro. Gli chef di Incheon, in Corea, hanno successivamente aggiunto il caramello per addolcirla e anche dei cereali, che nel tempo hanno scurito la salsa fino a farla sembrare nera. Yong Chen, professore associato di storia presso l' Università della California, ad Irvine , ha affermato che sebbene il piatto "sia iniziato come il piatto di noodle e maiale macinato della Cina settentrionale zhájiàngmiàn, oggi è completamente coreano."

    A metà degli anni '50 in Corea del Sud , subito dopo la guerra di Corea , il jajangmyeon veniva venduto a prezzi bassi in modo che chiunque potesse mangiarlo senza spendere troppo. Il nuovo jajangmyeon in stile coreano iniziò a guadagnare una popolarità esplosiva tra i molti mercanti che visitavano il porto di Incheon, che era il fulcro del commercio, e tra i numerosi lavoratori portuali del mercato del pesce, e da qui si diffuse rapidamente in tutto il paese.

    Il nome

    Jajang ( 자장 ; in alternativa scritto jjajang 짜장 ) deriva dalla parola cinese zhájiàng (炸酱), che significa "salsa fritta". Myeon ( 면 ) significa "tagliatelle". I caratteri cinesi sono pronunciati jak ( 작 ;炸) e jang ( 장 ;醬) in coreano, ma il piatto di noodle si chiama jajangmyeon , non jakjangmyeon , perché la sua origine non è la parola sino-coreana, ma una traslitterazione della pronuncia cinese. Poiché la pronuncia cinese di zhá suonava come jja (piuttosto che ja ) alle orecchie coreane, il piatto è noto in Corea del Sud come jjajangmyeon e la stragrande maggioranza dei ristoranti cinesi coreani usa questa ortografia.

    Preparazione e servizio

    Jajangmyeon utilizza tagliatelle spesse, fatte a mano o tirate a macchina a base di farina di grano , sale, bicarbonato di sodio e acqua. La salsa, jajang, è fatta con chunjang fritto con altri ingredienti, come salsa di soia (o salsa di ostriche ), carne (di solito maiale , ma a volte manzo ), frutti di mare (di solito calamari o gamberetti ), aromi ( scalogno , zenzero e aglio ), verdure (solitamente cipolle ,zucchine o zucchine coreane o cavoli ), brodo e impasto di amido .

    Quando viene servito, il jajangmyeon può essere condito con cetriolo tagliato a julienne , scalogno , contorno di uova , uovo sodo o fritto, gamberi sbollentati o fette di germogli di bambù saltati in padella . Il piatto viene solitamente servito con danmuji (ravanello giallo in salamoia), cipolle crude affettate e salsa chunjang per intingere le cipolle.

    Variazioni

    Le variazioni del piatto jajangmyeon includono gan-jjajang , jaengban-jjajang , yuni-jjajang e samseon-jjajang .

    Gan-jjajang ( 간짜장 ) - Jajangmyeon con salsa secca, preparato senza l'aggiunta di acqua (brodo) e impasto di amido. La lettera gan deriva dalla pronuncia cinese del carattere乾(coreano hanja :乾; lettura : 건 , geon ; carattere cinese semplificato :干; lettura : gān ) che significa "secco".

    Jaengban-jjajang ( 쟁반짜장 ) - Jajangmyeon fatto saltando in padella i noodles bolliti con la salsa in un wok e servito su un piatto invece che in una ciotola. Jaengban significa "piatto" in coreano.

    Yuni-jjajang ( 유니짜장 ) – Jajangmyeon a base di carne macinata . La parola yuni deriva dalla lettura coreana della parola cinese ròuní (肉泥; lettura coreana : 육니 , yungni ) che significa "carne macinata". Sebbene yungni non sia una parola in coreano, è probabile che la parola in prestito yuni , usata solo nel nome del piatto yuni-jjajang , sia stata derivata dalla pronuncia coreana della parola da parte degli immigrati cinesi, con l'eliminazione del coda k (o ng , a causa della fonotassi coreana ) che è difficile da pronunciare per i madrelingua mandarini.

    Samseon-jjajang ( 삼선짜장 ) - Jajangmyeon che incorpora frutti di mare come calamari e cozze . La parola samseon deriva dalla lettura coreana della parola cinese sānxiān (三鲜) che significa "tre ingredienti freschi".

    Ci possono essere combinazioni. Per esempio, il samseon-gan-jjajang può riferirsi al jajangmyeon di frutti di mare preparato senza l'aggiunta di acqua.

    Esistono anche piatti come jajang- bap e jajang- tteok-bokki . Jajang-bap è essenzialmente lo stesso piatto di jajangmyeon , ma servito con riso invece che con noodles. Jajang-tteok-bokki è tteok-bokki servito con salsa jajang invece della solita salsa piccante. Bul jajangmyeon è una variazione piccante di jajangmyeon.

    I prodotti jajangmyeon istantanei , come Chapagetti , Chacharoni e Zha Wang , sono versioni di noodle istantanei di jajangmyeon costituiti da noodle essiccati che vengono bolliti allo stesso modo del ramyeon , utilizzando pezzi di verdure essiccate che vengono scolate e mescolate con polvere di jajang o salsa jajang liquida , così come una piccola quantità di acqua e olio.

    da Wikipedia

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    Auguri di Buona Pasqua :4:
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    Ehilà! :13: E' un piacere risentirti; ormai siamo in primavera anche se c'è ancora un'arietta decisamente fredda che ci fa capire che, fortunatamente, il caldo non è ancora arrivato. Anche io ho la coperta più leggera e direi che di notte si dorme ancora bene, mi preoccupa di più l'estate. Ti auguro una buona giornata :11:
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    Char siu



    Il char siu (叉燒T, 叉烧S, chāshāoP, letteralmente "carne arrosto infilzata") è un modo per insaporire e preparare la carne di maiale alla brace nella cucina cantonese. È classificato come un tipo di siu mei (燒味), ovvero la carne arrosto cantonese.

    Tra i più comuni tagli di maiale utilizzati per il char siu vi sono la lonza, la pancetta, il capocollo e il grasso. La carne viene marinata con diversi aromi e cotta allo spiedo.

    Cucina cantonese

    Char siu significa letteralmente "carne arrosto infilzata". Lunghe strisce di maiale disossato condito vengono infilzate con lunghi spiedi e poste in un forno coperto o sul fuoco.

    Nell'antichità venivano utilizzati il cinghiale e altre carni disponibili. Tuttavia nei tempi moderni viene solitamente usata la spalla del maiale condita con una miscela di miele, polvere cinque spezie, pasta di fagioli rossi fermentati, salsa di soia scura, salsa hoisin, colorante alimentare rosso (non un ingrediente tradizionale ma molto comune nelle preparazioni odierne ed è facoltativo), e lo sherry o il vino di riso (facoltativo). Questi condimenti rendono lo strato esterno della carne rosso scuro. Il maltosio può essere utilizzato per conferire al char siu il suo caratteristico smalto lucido.

    Il char siu può essere consumato all'interno di un panino al vapore (chasiu bao, 叉燒包), con le tagliatelle (chasiu min, 叉燒 麵), con riso (chasiu fan, 叉燒 飯), o servito al centro della tavola come pietanza principale.

    Cucina del sud-est asiatico

    In Malesia, Singapore, Indonesia, Thailandia e Vietnam, il riso al char siew si trova in molti shāolà cinesi (烧腊) bancarelle che servono anatra e maiale arrosto. Il piatto è composto da fette di char siu, cetrioli, riso bianco ed è inzuppato di salsa dolce o condito con salsa di soia scura. Il riso al char siu è anche un alimento popolare nella comunità cinese di Medan, in Indonesia, dove è comunemente chiamato char sio. Il riso char siu si può trovare anche nelle bancarelle di riso con pollo all'hainanese, dove i clienti possono scegliere di mangiare il loro riso char siu servito con riso bianco normale o riso aromatizzato al pollo e scegliere tra aglio, peperoncino e salse di soia. Il char siu è chiamato mu daeng (หมูแดง, [mǔː dɛ̄ːŋ], "maiale rosso") in Thailandia.

    Nelle Filippine è noto come asado cinese e di solito viene consumato con salumi o servito farcito nel siopao.
1204 replies since 10/2/2008
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